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Coppa Risicatori, un evento tutto livornese

La Coppa Risicatori Tito Neri è una delle grandi gare remiere che si disputano a Livorno, oltre al Palio Marinaro, alla Coppa Ilio Barontini e al Palio dell’Antenna. Nata nel 1977, la gara tra rioni prende il nome dai “risi’atori”, impavidi uomini di mare ricordati per le loro imprese, e dalla famiglia Neri, che sostenne economicamente e rese possibile la manifestazione. A gareggiare sono i “gozzi” e le “gozzette”, le tipiche imbarcazioni rispettivamente a 10 e a 4 remi.

Il percorso di gara per i gozzi parte dalla storica Torre della Meloria, in mare aperto, distante circa 5 Km dalla diga del Molo Novo, dalla quale si entra nel porto di Livorno. Per i primi 500 metri vi sono delle corsie delimitate da boe, successivamente ogni timoniere può decidere la strategia e la rotta da seguire. L’arrivo è nel cuore del rione Borgo Cappuccini sugli scali Novi Lena, per un totale di 7600 metri che gli equipaggi percorrono in poco più di mezz’ora. La gara delle gozzette invece prevede un percorso di 2500, dalla diga della Vegliaia allo stesso punto di arrivo delle imbarcazioni a 10 remi.
coppa risicatori
La Coppa Risi’atori è una gara emozionante, che richiede grande impegno e forza agli equipaggi. Gli spettatori più fortunati possono seguire la gara dalle proprie imbarcazioni, mentre il resto della folla al porto attende trepidante l’arrivo dei gozzi, gridando il nome dei propri rioni, 16 quartieri in tutto, tra i quali: Antignano, Fabbricotti, Salviano, Stazione, San Jacopo, Venezia, Ovo Sodo (Benci-Centro, rione reso famoso dal film “Ovosodo” del 1997, diretto dal regista livornese Paolo Virzì) e Borgo Cappuccini. Proprio durante i festeggiamenti di Borgo Cappuccini per la vittoria nel Palio Marinaro del 1977 nacque l’idea di istituire una gara remiera in onore dei risicatori o meglio “arrisi’atori” come si diceva una volta a Livorno. Sull’origine di questa categoria di livornesi che si guadagnavano da vivere rischiando non si hanno notizie precise, ma le prime testimonianze risalgono già al Settecento.
squadra di risicatori
I risicatori, rigorosamente appellati ciascuno con il proprio soprannome magari legato alle imprese compiute, erano uomini coraggiosi, che sfidavano le onde del mare in tempesta per trarre in salvo gli equipaggi delle navi inghiottite dai flutti. Alcuni li hanno tratteggiati un po’ come dei pirati, poiché spesso gli arrisicatori offrivano i loro servizi in cambio di ricompense o comunque di lavoro per il recupero dei carichi e dei relitti delle navi. In realtà si deve pensare più a delle figure di marinai, o meglio scaricatori di porto, uomini forti che lavoravano come facchini e pescatori nel porto di Livorno.
s.jacopo
Profondi conoscitori del mare e della sua “rabbia” tanto da sfidarlo nei momenti più difficili, riuscendo a recuperare numerose persone in difficoltà. Che siano stati spinti dalla necessità di lavoro e più propriamente dalla fame, non rappresenta certamente una nota di demerito. Per salvare delle vite umane ci vogliono comunque tanto “fegato”, forza e audacia. Con lo stesso impegno anche se per gioire e arrivare vittoriosi all’arrivo, conducono i gozzi e le gozzette gli equipaggi che oggi gareggiano per la Coppa Risi’atori.

La 33ª Coppa Tito Neri si svolgerà nel pomeriggio di Sabato 11 Giugno 2011.

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