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Grandi toscani. Margherita Hack

Oggi nella nostra rubrica Grandi Toscani vogliamo rendere omaggio a Margherita Hack, famosissima astrofisica fiorentina, insegnante, ricercatrice, scrittrice e grande donna italiana che merita di essere ricordata a maggior ragione per la ricorrenza dell’8 Marzo, Festa della Donna. 
Nata a Firenze il 12 giugno 1922 e scomparsa il 29 giugno 2013, Margherita Hack è stata la prima figura femminile a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, dando speranza a numerose studiose che aspirano a ruoli di rilevanza, spesso riservati esclusivamente agli uomini.
 
Roberto Hack era un contabile fiorentino di origini svizzere di religione protestante, mentre la madre di Margherita, Maria Luisa Poggesi, toscana, lavorava come miniaturista alla Galleria degli Uffizi ed era di religione cattolica. Entrambi i genitori abbandonarono la loro religione d’origine per aderire alla Società Teosofica Italiana, basata sul fondamentale diritto alla libera ricerca e sul conseguente rispetto di tutte le idee. Margherita nel corso della vita approderà invece all’ateismo, essendo avversa ad ogni forma di superstizione e ritenendo che l’etica derivasse non dalla religione, ma da “principi di coscienza”. Come i genitori Margherita divenne vegetariana e orientata politicamente contro il Fascismo.
Frequentò il liceo classico “Galileo” di Firenze, distinguendosi anche nello sport, in particolare nel salto in alto e in lungo. Frequentò la Facoltà di Fisica all’Università di Firenze, laurendosi nel 1945 con una tesi di astrofisica sulle Cefeidi e ricevendo una votazione di 101/110. Nel 1944 aveva sposato l’amico d’infanzia Aldo De Rosa, che la sosterrà e la seguirà in ogni suo spostamento durante la carriera accademica. Dopo la laurea, Margherita iniziò a lavorare come assistente presso l’Osservatorio astronomico di Arcetri, dove aveva raccolto i dati per la sua tesi, e contemporaneamente si dedicò all’insegnamento presso l’Istituto di Ottica dell’Università di Firenze.
Dal 1948 al 1951 la Hack insegnò astronomia in qualità di assistente. Nel 1954 ottenne la libera docenza ed iniziò l’attività di divulgatrice scientifica. Successivamente si trasferì all’Osservatorio di Merate, vicino Lecco, una succursale dell’Osservatorio di Brera, tenendo anche corsi di astrofisica e di radioastronomia presso l’Istituto di Fisica dell’Università di Milano e iniziando a collaborare con università straniere come ricercatrice.
Dal 1964 fino al 1987 Margherita Hack diresse l’Osservatorio astronomico di Trieste, in qualità di professore ordinario di Astronomia all’Università di Trieste.
Fu membro delle più prestigiose società fisiche e astronomiche ed è stata anche direttrice del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Trieste dal 1985 al 1991 e dal 1994 al 1997. È stata un membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Margherita Hack è stata per lungo tempo membro dei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA.
L’astrofisica fiorentina ha scritto numerosi testi scientifici e divulgativi, fondato riviste di settore, ricevuto premi di grande rilevanza, onorificenze come la Medaglia d’oro ai benemeriti della scienza e della cultura nel 1998 e il riconoscimento di Dama di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana «per il costante e instancabile impegno profuso nella ricerca scientifica e al servizio della società, che la rende esempio di straordinaria dedizione e coerenza per le giovani generazioni» il 28 maggio 2012.
Per motivi di spazio non è possibile ricordare tutte le mirabili imprese di una donna così forte, grande pensatrice, attivista politica, illustre pensatrice.
Il 29 giugno 2013 all’età di 91 anni Margherita Hack si è spenta a Trieste, lasciando una scia luminosa con la sua esistenza per tutte le donne che portano avanti ogni giorno le loro idee con forza e determinazione.

 

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