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Il Castello dell'Imperatore a Prato

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Il Castello dell'Imperatore a Prato

Il Castello dell’Imperatore a Prato, un maniero svevo in Toscana

Tra i luoghi particolari da visitare a Prato, oltre al Museo del Tessuto che vi avevamo già segnalato, sicuramente merita di essere menzionato il Castello dell’Imperatore (1240 c.a.- 1250). L’imponente edificio medievale è conosciuto anche con il nome di Castello Svevo, poiché fu costruito su ordine di Federico II di Svevia e costituisce l’unico esempio di fortezza in stile architettonico svevo federiciano nell’Italia centro-settentrionale.
L’imperatore, con la costruzione di manieri lungo le principali arterie di comunicazione che conducevano dall’Italia alla Germania, intendeva rafforzare il controllo militare del territorio del Sacro Romano Impero. La costruzione del castello svevo a Prato, affidata all’architetto Riccardo da Lentini, era tesa ad assicurare il controllo sulla strada che da Montepiano conduceva alla valle del Bisenzio. Insieme al da Lentini, noto per aver progettato maestosi castelli in Sicilia, si occupò della realizzazione del maniero pratese il figlio di Federico II: Federico d’Antiochia. A differenza di altre fortezze sveve caratterizzate da pianta ottagonale, il Castello dell’Imperatore ha pianta quadrata, pur presentando otto torri in totale. I quattro torrioni principali indicano i quattro punti cardinali. Le mura e le torri (eccetto due che risalgono ad una precedente costruzione fortificata, opera dell’Alberti) sono orlate da merli ghibellini, con sommità a coda di rondine. Originariamente il Castello Svevo era tangente alla seconda cerchia di mura (XII secolo), era circondato in parte da un fossato e collegato alle carceri edificate su progetto dell’Alberti. Da queste prese il nome il vicino santuario di Santa Maria delle Carceri, altro luogo che merita di essere visitato nella città toscana.
il castello imperatore di notte
L’ingresso principale al castello presenta un meraviglioso arco a sesto acuto impreziosito da fasce alternate in marmo bianco e verde, elemento ripreso dallo stile architettonico romano-gotico toscano. Le due sculture di leoni che proteggono l’entrata sono invece riconducibili alla tipica iconografia della casa imperiale. Purtroppo con la morte di Federico II i lavori di realizzazione del maniero furono interrotti e gli interni non furono completati secondo i progetti originari. In epoca successiva la fortificazione fu destinata ad accogliere prima truppe militari e poi fu adattata come carcere militare. La parte orientale del Castello dell’Imperatore era collegata alla terza cerchia muraria, quella di porta Fiorentina, tramite il “Corridore del Cassero”, un camminamento sopraelevato realizzato nel Trecento. Tramite il corridoio “segreto” i soldati fiorentini, durante l’occupazione di Prato, potevano giungere rapidamente dentro la città. Oggi rimangono soltanto due tronconi dei camminamenti, ai quali è possibile accedere attraverso una scala a chiocciola. Dall’alto delle mura si gode di uno splendido panorama sul territorio del Montalbano e di Firenze.
Nel 1944 il Castello Svevo fu utilizzato dai fascisti per tenere prigionieri centinaia di pratesi arrestati per lo sciopero di marzo. Tra il 6 e 7 settembre 1944, dopo la liberazione della città da parte dei Partigiani, i fascisti catturati durante un rastrellamento vennero fucilati dentro le mura della fortezza.
Oggi il Castello dell’imperatore è destinato ad accogliere manifestazioni ed eventi culturali, spettacoli, concerti ed il “cinema sotto le stelle” in estate.
 

 

Castello dell’Imperatore
Piazza di Santa Maria delle Carceri a Prato
Orari d’apertura al pubblico – ingresso gratuito
Dal 1 aprile al 30 ottobre: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 19.00. Sabato e domenica 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00. Chiuso il martedì.
Dal 1 novembre al 31 marzo: venerdì 10 – 13, sabato e domenica 10.30 – 13 e 14 – 16
Per maggiori informazioni
Telefono: 0574 38207

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