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La via Francigena in Toscana

La via Francigena, detta anche Romea, era la strada o meglio il gruppo di strade che venivano percorse da viandanti e pellegrini religiosi per raggiungere le principali città sante: Santiago de Compostela, dove si trovava la reliquia di S. Giacomo Apostolo, Roma, dove si poteva pregare di fronte alle tombe dei santi Pietro e Paolo, e Gerusalemme, la città santa per eccellenza. La via Francigena attraversava tutta la Toscana, da Pontremoli a Lucca, da Altopascio a San Gimignano, per passare nel territorio Senese, da Siena, Sant’Antimo (leggi il post), San Quirico d’Orcia, Radicofani e poi avanti fino ad entrare in Lazio.

I Crociati dell’anno Mille seguirono la via Francigena per la riconquista del Santo Sepolcro di Cristo. Oltre ad essere una strada destinata a pellegrinaggi religiosi, la Romea costituiva un canale privilegiato per scambi culturali e commerciali. I mercanti di stoffe lucchesi raggiungevano le fiere della Champagne e delle Fiandre percorrendo la Via Francigena per vendere le loro sete preziose. Lungo la Romea furono costruiti numerosi monasteri, castelli, ospizi per accogliere i viandanti. L’abbazia di Abbadia San Salvatore, abitata da monaci cistercensi, è uno degli esempi più mirabili, anche se sono davvero numerosi gli edifici storici e religiosi costruiti lungo l’antico percorso e che ancora oggi si possono ammirare. Tra le località più apprezzate sono Colle Val d’Elsa, situata sulla sponda sinistra del fiume Elsa, San Gimignano, il paese dalle numerose torri, San Miniato, grazioso borgo medievale, Altopascio, vero e proprio luogo dedicato ai pellegrini. Si può sicuramente asserire che la via Francigena (leggi il post) sicuramente abbia contribuito a rendere la Toscana uno dei luoghi più ricchi di arte, storia e cultura del mondo. Ecco i sentieri dei viandanti in Toscana.

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