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Mar Morto. Argentario. La spiaggia tropicale della costa toscana.

Il Mar Morto è, in assoluto, la spiaggia più selvaggia dell’Argentario raggiungibile via terra.
Dall’Hotel Torre di Cala Piccola, continuando avanti, alla fine di una discesa trovate un bivio e prendete la direzione sulla sinistra, ancora 4.3 km e sulla destra del percorso incontrerete un sentiero che porta al mare.

La stradina che conduce al mare è abbastanza lunga (circa 500 mt. ma non esageratamente difficoltoso) e la sua recinzione rocciosa frena le onde nel toccare direttamente la riva, dando forma così a delle piscine naturali, dentro le quali l’acqua emerge quieta e concede un totale relax. Non scordate di portarvi ombrellone, crema solare ed acqua poiché non ci sono bar né protezioni naturali dal sole (che qui è sempre molto intenso). Il fondale di questa baia è uno dei più attraenti dell’Argentario, oltre che ricco di pesci, vi basterà una maschera per compiacervi dello spettacolo. Per adagiarvi dovrete identificare gli scogli più lisci, vi distogliamo comunque dall’ andare sulla spiaggetta sotto la scarpata, in quanto d’ estate il caldo è quasi intollerabile e l’ passaggio per il mare più intricato, meglio sicuramente la ventilata scogliera, dalla quale potrete più agevolmente arrivare sia in mare aperto che alle piscine naturali. Rammentate inoltre che il Mar Morto non è una cala dove stendersi a prendere il sole tutto il giorno: andate in perlustrazione delle molteplici forme di vita nelle piscine, e percorrete ogni centimetro dei fondali antistanti, ne vale certamente la pena.
Il nome alquanto singolare di Mar Morto è nato dal fatto che questa baia, già protetta dai venti dei quadranti occidentali che prevalgono nella bella stagione, grazie all’Isola Rossa e alla barriera rocciosa, ostenta gli ampi specchi d’acqua in continua comunicazione con il mare e una sorgente di acqua delicatamente sulfurea.
argentario
Nella stagione estiva queste piscine naturali, all’interno delle quali l’acqua è appunto di una calma tavolare, assecondano la balneazione in totale relax. La spiaggia è formata da sassi piatti e scuri, da dove si può contemplare l’Isola Rossa, senza strutture architettoniche e incantevole nel suo genere, è il luogo di nidificazione di gabbiani, oltre ad essere una delle più famose e sognate zone di immersione. Alla lampante avvenenza della natura immersi corrisponde un’ intrigante specificità fitogeografica. Infatti le i versanti rocciosi, in apparenza nudi, di questa baia hanno conservato un caratteristico clima mite che ha permesso ad alcune specie tropicali di sopravvivere anche durante l’ultimo periodo glaciale, quando la fascia tropicale si era drasticamente ristretta. La specie emblematica di queste è la palma nana (Chamaerops humilis) che sul Monte Argentario ha una delle sue stazioni più settentrionali. Ai giorni nostri è prevalentemente coltivata a scopo decorativo nei giardini e nelle ville del promontorio, mentre allo stato spontaneo è presente in forma molto ridotta, “nana”, appunto, lungo la costa tra capo d’Uomo alla torre della Ciana.
Proseguendo per circa 700 metri dal Mar Morto, troverete sulla destra un cancello automatico con passaggio pedonale, percorrete circa 150 metri di strada larga ed asfaltata e sarete arrivati. Sulla parte sinistra della cala c’è la torre spagnola delle Cannelle oggi completamente restaurata ma non visitabile poiché residenza privata. In condizioni di mare molto mosso potrete rallegrarvi ad osservare le abilità dei surfisti. La spiaggia è composta da grossi ciottoli e sabbia. Ai nuotatori più esperti consigliamo una bella nuotata verso la parte destra, per ritornare alla cala precedente, il Mar Morto sopra descritto, dove vi sembrerà di essere ai tropici.

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