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Sagra del tartufo. San Miniato. 2010. Dal 13 al 28 Novembre.

La Mostra Mercato Nazionale del tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi si svolgerà 13-14, 20-21 e 27-28 novembre 2010, a cura di San Miniato Promozione.

Da 40 anni si tiene a San Miniato la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato, che tramuta la Città, nell’intero mese di novembre, in un grande laboratorio del gusto a cielo aperto. Fanno da corona al Tartufo, presentato nella storica piazza del Duomo, posta ai piedi del colle della Rocca, i mercati delle altre piazze, dove si possono degustare i sapori tipici delle Colline Samminiatesi e delle altre Città del Gusto toscane.
Il 25% dei tartufi bianco d’Italia sono prodotti in questo territorio e a novembre è il cuore della stagione di raccolta del tartufo. Ci sono prodotti alimentari e artigianali , stand di intrattenimento e ovviamente ristoranti caratterizzati da menù al tartufo a prezzi ragionevoli. Se non avete mai mangiato il tartufo, questo è un ottimo posto per avere una ottima introduzione alla materia.
Un antico detto popolare, ancor oggi insegnato ai bambini della campagna samminiatese, dice che fra Doderi, Montoderi e Poggioderi c’è un vitello d’oro. Sembrerà strano eppure in questo triangolo nella Valdegola sta il cuore della zona tartufigena samminiatese.

Il Tartufo Bianco delle Colline Samminiatesi, una zona geografica di produzione che si estende verso la campagna pisana interna, è il Tuber Magnatum Pico, il Cibo dei Re, il fungo sotterraneo più pregiato, che si trova, a pochi centimetri di profondità, in un numero limitato di aree predilette dalla natura per la particolare, quasi misteriosa combinazione di fauna forestale e di sostrato geologico. Scriveva Brillat Savarin: “il tartufo può rendere le donne più tenere e gli uomini più amabili”. E, poverino, si riferiva solo al tasagra-del-tartufo-san-miniato-02-2010rtufo nero del Périgord.
Di queste aree predilette del “tartufo bianco”, San Miniato detiene più primati. Suo è il tartufo più grande mai rinvenuto, un profumatissimo tubero di 2.520 grammi che fu donato nel 1954, con grande risalto, al Presidente degli U.S.A. Truman. Ma suo è anche un primato di qualità, dovuto non solo alla fertilità dei boschi, ma anche all’accuratezza e al profondo rispetto per l’ambiente con cui avviene l’attività di raccolta.
Regolato da un rigido disciplinare e da una legge regionale che ne definisce le severe modalità di raccolta e di commercializzazione, il Tartufo Bianco di San Miniato popola le tavole dei migliori ristoranti del mondo. Con moderazione e selettività, giacché breve è la sua stagione (i tre mesi di ottobre, novembre e dicembre) e limitata la sua produzione.
Il valore del Tartufo Bianco di San Miniato, infatti, sta nella sua rarità.
La tradizione del tartufo, a San Miniato, affonda le radici nel Medioevo. Ma è da poco più di 100 anni che l’attività di raccolta è organizzata per gruppi familiari della zona, i cosiddetti tartufai. Più che cercatori, famiglie cercatrici ognuna con i suoi segreti tramandati da generazioni, i suoi cani da tartufo e i suoi sentieri nascosti nei boschi di querce, di pioppi e di lecci.

Da quarant’anni è stata costituita a San Miniato l’Associazione Tartufai delle Colline Samminiatesi, che raggruppa più di 400 cercatori delle Valli dell’Egola, dell’Elsa e dell’Era, tutti affluenti dell’Arno.
Ma Tartufo non significa soltanto gusto inimitabile: è anche mercato e cultura locale. sagra-del-tartufo-san-miniato-03-2010
E la Mostra Mercato Nazionale non è che l’acme di questa straordinaria offerta stagionale. Nel cuore della terra tartufigena, in mezzo ai boschi e alla campagna, feste più intime e nascoste anticipano in ottobre l’offerta nei piccoli paesi delle più antiche dinastie di tartufai: la Festa di Corazzano, ai piedi della Pieve romanica di San Giovanni Battista, la Festa di Balconevisi, l’antico borgo della famiglia fiorentina degli Strozzi, dove ogni contrada partecipa a un Palio corso da paperi. E nel marzo a Cigoli, la patria di Ludovico Cardi che contende al Correggio la palma del Manierismo, è possibile assaggiare il Tartufo Marzuolo.
In occasione della 40° Mostra del tartufo bianco di San Miniato,per tre domeniche (14, 21 e 28 Novembre) sarà possibile una piacevole escursione nel bosco, nei dintorni del borgo medievale, insieme ad un tartufaio ed i suoi cani, per una dimostrazione di caccia al tartufo e saperne di più del prezioso fungo sotterraneo…
L’escursione è patrocinata dal Comune di San Miniato e prevede un breve spostamento con Bus navetta, dal paese alla zona tartufigena.

Per maggiori informazioni:
tel./fax 0571/418739- 42745

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