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Sagra della Castagna della Valle del Bagnone. Bagnone. Massa. 16 e 17 Ottobre 2010

Sabato 16 dalle ore 16:00 e Domenica 17 Ottobre 2010 dalle ore 12:00 si tiene la Sagra della Castagna della Valle del Bagnone, nella Sala Polifunzionale in Località Grottò a Bagnone, in provincia di Massa.

Durante l’appuntamento enogastronomico – organizzato dal Circolo “La Torre” Treschietto – si potranno gustare i piatti di una terra tanto più ricca perché di confine, così com’è incastonata tra Liguria, Emilia Romagna e Toscana.

Alcune specialità che troverete durante questa sagra dedicata alle castagne:
– Soladella
– Frittelle di farina di castagne
– Ravioli di castagne
– Lasagne bastarde
– “Mondine e Baletti”
– Salumi, formaggi
– vini Lunigianesi
– vini Piacentini

Il Circolo “La Torre” Treschietto organizza per sabato 16 e domenica 17 ottobre 2010 la Sagra della Castagna della valle del Bagnone.
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Bagnone, borgo medioevale in Alta Lunigiana (Massa-Carrara), conosciuto per la sua cipolla di Treschietto ridà onore alla castagna: il frutto tipico locale, che nella zona ha costituito cibo primario e difesa dalla fame in tutte le epoche, anche recenti, sarà il protagonista di una Sagra il 16-17 ottobre 2010, organizzata dal Circolo “La Torre di Treschietto”.
Al Centro Polifunzionale, in località Grottò, infatti, si potranno gustare la castagna della Valle del Bagnone e gli elaborati della sua farina, sabato a partire dalle ore 17 e domenica da mezzogiorno.
Nella terra dei castagni secolari, il riccio è per i residenti amico consueto dell’autunno. E’ ormai di antichissima tradizione “il ciclo delle castagne”, dalla raccolta fino alla produzione della farina dolce. Fondamentale il “gradile”, l’essiccatoio tipico delle cucine contadine, a cui ancora oggi si ispira la produzione artigianale. Nel procedimento della tradizione, al centro del locale, sul focolare rialzato, con il piano di arenaria, o “piagnon”, si bruciavano i ciocchi di legna che dirigevano calore e fumo sul soffitto, costruito a grata, con listelli di legno. Su questo erano poste le castagne ad essiccare, mentre fra le ceneri si introducevano i testi per la cottura dei cibi. Le castagne secche più belle, i “gusson”, venivano riservate alla molitura. La farina dolce era poi conservata in un tronco di castagno svuotato, pigiata con i piedi dai bambini, per eliminare bolle d’aria, e sommersa di cenere o di fogli di carta spruzzati di vino.

Per maggiori informazioni e per prenotazioni:
Tel.: 0187429870 – 3288505288

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