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Sicurezza sul lavoro, due nuovi impegni della Regione Toscana

Sicurezza sul lavoro nelle ASL toscane e prevenzione degli infortuni nei cantieri. In un solo giorno la Regione Toscana ha diramato alle agenzie stampa e ai cittadini per i quali esercita il proprio ruolo di amministratore la volontà, deliberata, di perseguire due nuove iniziative riguardanti la sicurezza dei lavoratori e la tutela della loro incolumità, del benessere fisico e mentale.
Il primo provvedimento di cui si è avuta notizia il 14 aprile riguarda l’approvazione, lo stanziamento di un finanziamento di 3,4 milioni di euro per foraggiare e stimolare concretamente la sicurezza nelle ASL regionali. La giunta regionale ha espresso infatti parere positivo sulla delibera presentata dall’Assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia. La somma ingente è stata quindi “sbloccata” e messa in opera. Il finanziamento dovrà sostenere gli ospedali toscani affinché attuino sulle proprie strutture piani mirati di prevenzione, interventi finalizzati all’adeguamento della propria routine a quanto previsto dal Testo unico sulla sicurezza D.lgs 81/08. In particolare gli interventi delle ASL, le iniziative di cui tramite aiuto regionale dovranno farsi carico dovranno riguardare: il rischio chimico, le malattie professionali, informazioni e assistenza alle microimprese, promozione di comportamenti corretti, promozione di un’adeguata comprensione del ruolo delle figure professionali destinate alla prevenzione e ultimo ma non ultimo, ormai argomento chiave nel dibattito inerente la salute dei lavoratori, la valutazione del rischi stress lavoro correlato.
Ogni intervento delle ASL sarà coordinato dalle Linee guida regionali, elaborate dal Settore regionale prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, che ha ricevuto mandato per la relativa stesura dalla Regione Toscana stessa.
La seconda iniziativa è stata presentata ancora una volta il 14 aprile. La Regione Toscana ha aderito al Piano Nazionale di Prevenzione in Edilizia. Promozione e informazione sul territori, sviluppo della cultura della sicurezza sul lavoro nei cantieri, della tutela dei lavoratori edili.
Il Piano Nazionale di Prevenzione Edilizia è un progetto promosso da Regioni e Province Autonome, ed è parte attiva del “Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro”. Sia il piano che il patto sono stati ideati in collaborazione con INAIL, il Ministero del lavoro e il Ministero della salute, in accordo con le Parti sociali.

Il piano interessa l’istituzione di campagne informative rivolte agli operai, ai lavoratori edili riguardanti tre concetti chiave: l’attenzione delle istituzioni nei confronti dei lavoratori edili; il lavoro a misura d’uomo a cui devono attenersi i datori di lavoro; il rispetto che ogni lavoratore deve osservare nei confronti delle regole, le prime armi per la propria sicurezza.

Temi caldi quindi, sui quali l’opinione, la politica nazionale e locale stanno attualmente dibattendo a dovere. Ogni luogo di lavoro deve essere tutelato sia dalla regolarità delle strutture; dalla presenza di figure professionali addette alla prevenzione adeguatamente formate da corsi e aggiornamento per RLS, corsi per addetto primo soccorso, corsi antincendio, in aziende dal differente livello di rischio. Alto, medio, basso; dalle attenzioni continue del datore di lavoro obbligato a vigilare i propri dipendenti, assicurando protezione, DPI, sorveglianza sanitaria, sul fisico e sul rischi stress e patologie comportamentali.

Per seguire inoltre con ogni mezzo disponibile quanto indicato dal Piano nazionale, la Regione Toscana ha annunciato di voler attivare il proprio Piano regionale di prevenzione in edilizia. Un ulteriore piano che l’amministrazione intende approvare in avanti, con l’obiettivo di ridurre gli infortuni nei cantieri toscani.

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