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panoramica delle crete senesi

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panoramica delle crete senesi

Crete Senesi. Foto di una Toscana lunare. Le Crete di Siena.

crete senesi da lontano

Le Crete Senesi occupano una vasta area collinare molto particolare a sud-est della città di Siena, interessando i territori comunali di Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme, San Giovanni d’Asso e Trequanda.
La composizione argillosa, caratteristica delle Crete Senesi, è dovuta alla loro primitiva natura di bacino marino, dove si depositavano sabbia e fanghiglia.
La zona è stata sommersa dal mare fino a circa un milione di anni fa. Dopo l’indietreggiamento delle acque, gli anomali sedimenti di falde di argilla e sabbia vengono in superficie con i fossili di molluschi di multiforme natura. Il processo di erosione del terreno ha portato alla nascita di moltissime insenature, dette “calanchi”, e di piccole alture a cupola, le “biancane”, caratterizzate dal colore chiaro del solfato di sodio, originatosi per l’esposizione al sole. Questi millenari cambiamenti naturali hanno fatto dello scenario delle Crete di Siena uno dei panorami scenografici più unici e interessanti dell’intera Toscana. I calanchi e le biancane, infatti, sembrano conferire un suggestivo paesaggio lunare.
crete senesi
Fin dal Medioevo, questa area era conosciuta con il nome di Deserto di Accona. Secondo la classificazione dei geografi questo territorio rientra tra i paesaggi semiaridi per il numero di precipitazioni localmente inferiore ai 600 mm annui, con derivata ristrettezza di vegetazione e proprietà “lunari”. La zona era stata anche raffigurata in alcuni affreschi del Buon Governo di Siena. Nel Medioevo, nella parte meridionale del Deserto di Accona, venne innalzata l’imponente Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, originariamente immaginata per attività eremitiche.

Peculiarità delle Crete di Siena è la natura ancora protagonista e scenografa dell’ambiente, fatta dei colori anomali del grigio dell’argilla e del giallo del solfato. Chiunque, dal più nobile dei comandanti al più semplice dei pastori, ha lasciato la traccia del suo passaggio su questa modellabile terra, che, per assurdo, muta così facilmente forma. Sono perciò visibili il cammino delle greggi, i fitti vigneti e le tartufaie, così come l’antica via Cassia realizzata dai Romani e nominata via Francigena dagli imperatori. Migliaia di pellegrini nel Medioevo hanno valicato le Crete Senesi per recarsi a Roma.Si possono intravedere molteplici abbazie, pievi e case coloniche appartenenti a tutte le epoche.
immagine delle crete senesi
L’antica istituzione del originario cristianesimo rurale, detta “plebs”, si diffonde anche in Toscana. E’ proprio la Plebs che costruisce le numerose chiese di campagna, dette appunto pievi.
Le diciannove pievi, situate tra Asciano e Rapolano nel VII secolo d.C sono argomento di disputa da parte dei vescovi di Siena ed Arezzo, per averne il controllo. Solo l’ intervento del re Longobardo Liutprando metterà fine ai contrasti, che comunque si prolungheranno fino al 1220, quando il Papa obbliga il vescovo di Siena a porre fine alle sue pretese sulla zona delle Crete Senesi.
Le numerose abbazie e la presenza di molti monasteri testimonia l’intervento dei benedettini nella terra delle Crete. E proprio qui avviene la conversione di Giovanni Tolomei, l’ autorevole feudatario che nel 1313 abbandona la sua vita nobile per vivere da eremita nell’abbazia di Monte Oliveto maggiore, fondando una nuova congregazione.
panorama crete senesi
Le Crete Senesi sono anche state da sempre un pozzo per le attività estrattive. Dall’Ottocento si sviluppa un fiorente artigianato locale attorno alle cave di travertino. Così nasce il “cavatore”, ovvero la figura addetta all’estrazione di blocchi di pietra, e lo “scalpellino”, l’operaio che lavora alla trasformazione del blocco grezzo.
L’area inospitale delle Crete di Siena ha conservato le originarie caratteristiche ambientali, infatti la coltivazione della vite e dell’ulivo è sempre stata molto problematica. Gli impianti di irrigazione hanno reso possibile la coltura di grano e girasoli. Impedendo l’uso dei diserbanti, tagliando i boschi con cura, occupandosi puntualmente della ripulitura dei fossi e mantenendo la compattezza del terreno si sono create le condizioni ambientali idonee per la nascita del tartufo.
Tra biancane e calanchi delle Crete Senesi non solo il tartufo, ma potrete scoprire una vera e propria giacenza di gusto, fatta di uno dei migliori pecorini ovvero il Pecorino di Pienza, salumi di cinta senese, miele, zafferano, olio extra vergine e i vini della nuova Doc Orcia.

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