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Festa di S.Antonio Abate. Falò a Filattiera in Alta Lunigiana

La sera del 16 gennaio in molte parti d’Italia ed anche in Toscana si accendono falò in onore di Sant’Antonio Abate. In particolare, a Filattiera (MS) in Alta Lunigiana dopo la processione, si accendono alti fuochi nei vari rioni del borgo. Il 17 gennaio si celebra, infatti, la festa di S.Antonio, eremita egiziano vissuto tra il III e il IV secolo d.C. e che condusse vita anacoretica per oltre 100 anni secondo la leggenda. La consuetudine di accendere dei fuochi per celebrare la festa del Santo è dovuta ad un’antica tradizione popolare.
falò
Nell’XI secolo in Francia a Motte-Saint-Didier fu costruita una chiesa per custodire le reliquie di Sant’Antonio Abate. In poco tempo iniziarono a giungere folle di malati per chiedere la grazia della guarigione. Molti erano affetti da ergotismo canceroso, malattia causata da un fungo velenoso presente nella segala, impiegata per fare il pane. Il morbo, conosciuto come “ignis sacer”, procurava al malato un forte bruciore, che veniva curato con il grasso di maiale. Per ospitare gli ammalati fu costruito un ospedale e nacque l’Ordine ospedaliero degli Antoniani. Il villaggio che gli ospitava divenne Saint-Antoine di Viennois. Qui i maialini, utilizzati per curare i malati, portavano una campanella al collo per essere riconosciuti e potevano circolare liberamente fra strade e cortili. Il Papa consentì alla Confraternita degli Antoniani di allevare i maiali, utili per curare l’ergotismo, che poi fu chiamato “fuoco di s. Antonio” e oggi conosciuto come herpes zoster. Sant’Antonio Abate divenne patrono dei maiali e per estensione di tutti gli animali da cortile, ma anche protettore dal fuoco e per questo patrono dei pompieri.

Ecco perché la sera tra il 16 ed il 17 gennaio si accendono falò propiziatori per scongiurare tutti i mali. I carboni sono poi distribuiti alle famiglie dei paesi per essere arsi nei camini o conservati per proteggere i familiari dalle malattie. A Filattiera alle ore 18,00 si celebrerà la Messa in onore di Sant’Antonio Abate e dopo la cerimonia si svolgerà la processione. Al suono della prima campana saranno accesi i falò nel Centro Storico, nel rione Dorbola e nel rione Volpino. N All’ingresso del borgo, nei pressi del Castello dei Malaspina, i filattieresi si riuniranno per festeggiare il santo intorno al fuoco, cuocendo sulla brace salsicce e costine di maiale, accompagnate da un buon bicchiere di vino, canti e balli in compagnia.

 

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