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Il giardino di San Marco, la scuola di Lorenzo il Magnifico

” Michelangelo e Lorenzo il magnifico”

Il giardino di San Marco, la scuola di Lorenzo il Magnifico

Lo scorso anno, nel secondo corridoio degli Uffizi sono state aperte le cosiddette “sale del secondo quattrocento”, con pareti dipinte di verde, colore scelto dall’ex direttore del museo come simbolo del Rinascimento.
L’ultima sala di questa sezione è la “sala del giardino di San Marco” che ospita vari gessi, copie di alcune statue classiche.
Il giardino di San Marco non era altro che una scuola di scultura fondata dal grande Lorenzo il Magnifico, in fondo all’attuale via Cavour (ma all’epoca via Larga) all’incrocio con piazza S. Marco. Il direttore e maestro della scuola era Bertoldo di Giovanni, allievo di Donatello. Fra i vari studenti che studiavano e copiavano la statuaria classica e quella rinascimentale, c’era anche un dodicenne che sarebbe diventato in futuro il più grande artista mai esistito al mondo: il divino Michelangelo.
Un giorno, il giovane Michelangelo iniziò a scolpire una testa di fauno. Lorenzo il magnifico si trovava per l’appunto a girovagare per il giardino il giorno stesso, e non appena vide la testa di fauno finita ne rimase colpito e si fermò. La guardò attentamente fino a che si rivolse al giovinetto dicendogli che per sembrare un vero fauno, doveva avere i denti scheggiati, poiché quelli che aveva realizzato erano troppo perfetti e inverosimili per un vecchio. Michelangelo non si lasciò ripetere la cosa due volte: mentre il Magnifico completava il suo giro, iniziò a romperne alcuni, e una volta finito presentò orgogliosamente di nuovo la testa a Lorenzo, che a quel punto non poteva più criticare. Talmente colpito dalla schiettezza, dalla prontezza e dalla bontà d’animo del dodicenne, che decise di prenderlo sotto la sua custodia e di ospitarlo in Palazzo Medici.
Una piccola critica si, ma che ha permesso al dodicenne Buonarroti di vivere a stretto contatto con i Medici e la loro collezione, e di far intuire fin da subito quel enorme talento che possedeva. ”

Articolo di Francesca Messina, nostra guida di riferimento per la zona di Firenze e dintorni.