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Isola di Pianosa (1)

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Isola di Pianosa (1)

Isola di Pianosa, nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Pianosa, tra le isole dell’Arcipelago Toscano, a meno di un’ora dall’Isola d’Elba, fa parte del Comune di Campo nell’Elba. Facilmente raggiungibile con traghetti per escursioni giornaliere.[/vc_column_text][vcex_image_flexslider image_ids=”15184,15186,15188,15190,15192,15194,15182″ css=”.vc_custom_1469526312788{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column_text]E’ rimasta pressochè isolata per decenni, per via del penitenziario che si trovava sull’isola fino al 1800 e che ha chiuso nel 1997. Proprio per essere stata per tanti anni unicamente sede del penitenziario, ha fatto sì che Pianosa rimanesse intatta mantenendo il suo fascino nel corso degli anni, un luogo incontaminato, dall’atmosfera surreale, dove la natura regna ancora padrona.

E’ possibile visitare il suggestivo paesino intorno al molo dove, anni fa, si concentrava il centro abitato dell’Isola. La zona balneabile è quella contigua al posto, proprio davanti al vecchio penitenziario. Dalle acque cristalline e ricche di pesci che nuotano liberi tra scogli affioranti e strisce di sabbia chiara che rendono il colore del mare degno di quello dei…Caraibi!

Ricordiamo che l’Isola fa parte del Patrimonio Nazionale dell’Arcipelago Toscano, riconosciuta come zona protetta. E’ infatti proibito girare liberamente sull’Isola, per questo si consigliano le visite guidate in bici, autobus, con il calesse o a piedi. Sono vietate, in tutta la sua zona marittima, la pesca e l’immersione, l’ancoraggio, la sosta, l’accesso e la navigazione se non sotto autorizzazione specifica.

La vegetazione che ricopre l’Isola è tipica della Macchia Mediterranea, con i suoi colori e profumi inconfondibili tra ginepro fenicio, rosmarino, lentisco, cisto e lo spazzaforno, raro arbusto amante dei terreni poveri e prevalentemente rocciosi. Qui si sentono liberi di nidificare circa una trentina di uccelli marini,tra cui il rarissimo gabbiano corso, la berta minore e maggiore, che si riproduce solo in alcune isole toscane e il rarissimo falco pellegrino. I fondali marini sono tra i più ricchi ed incontaminati, da una parte grazie alla protezione dalla pesca per la presenza del carcere ma anche per la particolare morfologia dell’Isola che rende le acque poco profonde e habitat ideale per molte specie di pesci. Al largo di Pianosa, per i più fortunati, è possibile avvistare i delfini, la tartaruga Caretta e la foca monaca.

Non potete perdervi la bellezza di questa splendida Isola, oltre ad un piccolo ristorante bar, da quest’anno c’è anche un piccolo hotel di 10 camere, dove poter passare una notte romantica e suggestiva!

Fotografie di Leonardo Carlucci[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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