Tra i capolavori del Romanico pisano è la Chiesa di San Sisto, splendido tempio in pietra consacrato nel 1133. L’antico edificio religioso è situato a pochi passi da Piazza dei Cavalieri, all’incrocio tra Via Pasquale Paoli e Via Corsica. San Sisto, ventiquattresimo Papa della Chiesa Cattolica, era il santo patrono di Pisa (oggi è San Ranieri, festeggiato il 17 giugno con il Palio a lui dedicato).
La festa patronale ricorreva anticamente ogni 6 agosto. Nel 1284 questa giornata, da sempre ritenuta propizia per la città toscana, si rivelò infausta perché la Repubblica di Pisa perse la Battaglia della Meloria. Durante la battaglia navale contro la Repubblica marinara di Genova, la città di Pisa perse moltissimi uomini e subì una grave sconfitta. Il 6 agosto allora fu considerato un giorno da dimenticare e la festa di San Sisto non fu più festeggiata. Dal 1958, su iniziativa dell’Associazione degli Amici di Pisa, il giorno di San Sisto è diventato il giorno della commemorazione dei defunti pisani in tutte le battaglie della gloriosa storia pisana e si tiene una celebrazione solenne all’interno della Chiesa di San Sisto.
L’edificio, a tre navate suddivise da colonnati con antichi capitelli romani, conserva opere di pregio, tra le quali un Crocifisso ligneo policromo del XIV secolo, e reliquie storiche. Tra queste sono degne di nota: l’epigrafe funeraria in caratteri cufici dell’emiro Al Murtada’, portata a Pisa in seguito alla conquista delle isole Baleari nel 1115 ed il timone di una nave da trasporto risalente al XIV secolo. Anche la Chiesa dell’Ordine di Santo Stefano nella vicinissima Piazza dei Cavalieri custodisce reliquie di navi e bandiere che raccontano la storia della Repubblica marinara. Questo è l’indirizzo del post sugli interni della Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri.
L’altare maggiore di San Sisto fu realizzato da Giuseppe Vaccà nel 1730 in marmo policromo con angeli cherubini e figure allegoriche che raffigurano la Fede e la Carità.
Foto di Elisa Micheli
Testo di Claudia Meini