[vc_row][vc_column][vc_column_text]A Chianciano, Chiusi e altre località in provincia di Siena per festeggiare “come si deve” la festa del Carnevale e, in particolare, le ricorrenze del Martedì e del Giovedì Grasso si preparano i “crogetti”, speciali dolcetti di pasta fritta conditi con miele e zucchero a velo. Sono una vera leccornia, “uno tira l’altro”, non si può resistere dal mangiarne in gran quantità. In altre parti della Toscana si preparano dolci simili, ad esempio gli “struffoli” nel Grossetano, altrettanto buoni spesso guarniti con zucchero e alchermes. Le specialità dolciarie del Carnevale sono davvero numerose nella nostra terra, chiacchere, cenci, frittelle di riso, ma quello che le caratterizza è la tradizione.
Non solo ogni città, paese, borgo ha le proprie ricette, ma ciascuna famiglia ha un proprio ricettario, tramandato di genitore in figlio. Oggi, presi dagli impegni e dalla frenesia della vita moderna, non abbiamo più molto tempo da dedicare alle vecchie usanze. Anche la preparazione dei dolci di Carnevale, in passato, era un momento da condividere con la famiglia. La nonna dava un pezzo d’impasto ai nipotini che potevano sbizzarrirsi a creare formine di omini o animaletti, da friggere nell’olio bollente e far diventare ben dorati per poi spolverarli di zucchero e mangiarli soddisfatti della propria “opera culinaria”. I miei nonni materni provenivano dal Senese, mia nonna era nata a Chianciano e mio nonno a Sarteano. Per le feste di Carnevale preparavamo sempre una “Crogettata”, intendendo con questo termine una “bella mangiata” di crogetti con il miele. Buona parte del pomeriggio era dedicato alla preparazione dei dolci, che friggevamo in gran quantità tanto da rimangiarli con soddisfazione anche nei giorni seguenti e da offrirli a vicini, amici e parenti. La sera della giornata prescelta per la Crogettata, di solito il Giovedì Grasso per rispettare la tradizione, cenavamo mangiando soltanto dolci di Carnevale: oltre ai crogetti, “frappe” e “roselline” fatte con la stessa pasta dei cenci, ma a forma di fiore e guarnite al centro con marmellata. Il ricordo di queste giornate di festa ancora oggi mi rende felice…
Se volete festeggiare anche voi il Giovedì Grasso preparando un’allegra Crogettata, vi lascio la ricetta e vi auguro Buon Carnevale a nome di Vivere la Toscana!
CROGETTI
400 grammi di farina
3 Uova
250 grammi di zucchero
scorza grattugiata di un limone
1 noce di burro
1 bicchierino di vinsanto (o altro liquore dolce) – Vivere la toscana ti suggerisce di utilizzare un buon vinsanto artigianale come questo: [/vc_column_text][product id=”5835″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]1 bustina di lievito
Miele – Vivere la Toscana ti consiglia il Miele Millefiori Bartoli:[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][product id=”24221″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Sciogliere il burro sul fuoco e far intiepidire. Intanto sulla spianatoia disporre la farina a fontana. Mettere al centro le uova, lo zucchero, il burro, il vinsanto, la scorza di limone e il lievito setacciato. Lavorare bene l’impasto che deve risultare ben morbido. Lasciar riposare per una mezzora, intanto preparare l’olio per friggere nella padella e un piatto con abbondante carta assorbente. Stendere l’impasto con il mattarello fino all’altezza di circa un centimetro. Tagliare la pasta a losanghe non molto grandi. Su alcuni fare due intagli incrociati al centro (probabilmente è da “croce” che deriva il nome “crogetto”).
Friggere in abbondante olio bollente. Togliere dall’olio con la schiumarola e mettere a raffreddare sulla carta assorbente. Prima di servire i crogetti in tavola, spolverare con zucchero a velo o condire con miele.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]