Si racconta che la Grancontessa Matilde di Canossa, ricca feudataria e regina vissuta tra il 1046 e il 1115, quando risiedeva presso la fortezza di Parlascio a Casciana Terme (PI), fosse solita divertirsi insieme alle sue dame con un merlo ammaestrato. Un giorno l’amico pennuto si ammalò e fu abbandonato al suo triste destino. Dopo un po’ di tempo, il merlo miracolosamente guarito, con il piumaggio più lucido e bello di prima, fece ritorno al maniero della Contessa.
Matilde e le dame al suo seguito rimasero molto sorprese dell’accaduto. Interrogando i servitori, la Duchessa apprese da uno di essi che il merlo andava spesso a bere e a bagnarsi nelle acque di un ruscello che scorreva a valle. Scoperto l’arcano, Matilde decise di andare lei stessa ad immergersi nell’acqua del ruscello per provare le eccezionali proprietà ringiovanenti di quella sorgente “miracolosa”. La Grancontessa rimase tanto soddisfatta che fece costruire un vero e proprio stabilimento termale (1112), per pubblici bagni a beneficio dei malati di reumatismi, come è inciso sulla targa commemorativa in marmo attribuita a Ciriaco Anconetano. Il nome tedesco di Matilde ovvero Mathelda fu attribuito alla fonte da cui sgorga l’acqua termale alla temperatura di 36° centigradi, la stessa del corpo umano.
La storia del merlo come tutte le leggende popolari contiene in sé fantasia mista a verità. Secondo un’altra versione sarebbe stato un cane ad essere risanato dalle acque termali, probabilmente già note anche ai tempi dei Romani. Tuttavia a Matilde di Canossa, figlia di Bonifacio III Marchese di Toscana e di Beatrice di Lorena, va il merito di aver costruito il primo stabilimento di Casciana Terme. Successivamente fu edificato un vero e proprio impianto termale nel 1311 per volere di Federico da Montefeltro, Podestà di Pisa, ristrutturato nel 1621 e poi nel 1780 su ordine del Granduca Pietro Leopoldo, e nel 1824 ad opera di Ferdinando III. L’assetto attuale dello stabilimento termale di Casciana risale al 1968, ma si possono ancora ammirare le antiche strutture nel tempo restaurate e conservate.
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