Costruita nel XV secolo, la Villa di Corliano apparteneva originariamente alla facoltosa famiglia fiorentina degli Spini, banchieri un tempo proprietari dello splendido palazzo in Via Tornabuoni a Firenze, palazzo che oggi ospita il Museo Ferragamo. La nobile famiglia pisana degli Agostini acquistò la residenza sangiulianese per 1500 fiorini.
Tra il 1592 ed il 1593 gli interni furono riccamente affrescati con scene mitologiche dal noto pittore fiorentino Andrea Boscoli (torneremo presto a parlare più dettagliatamente di queste splendide opere). Anche la facciata è decorata con graffiti manieristici cinquecenteschi, recentemente restaurati, di grande interesse storico-artistico. In particolare si possono scorgere raffigurati due animali: una tartaruga ed una lepre, simboli dello Stanzone dei Banchi, un gruppo di artisti dediti al teatro che facevano parte dell’Accademia degli Stravaganti o dei Lunatici e che nel 1670 si erano trasferiti presso la villa sangiulianese. Li aveva preceduti l’Accademia degli Svegliati, fondata a Pisa nel 1588.
Nel 1616 il fiorentino Vincenzo Pitti descriveva la Villa di Corliano come “il più bel palazzo che sia dintorno a Pisa”. A rendere ancora più meravigliosa la dimora storica fu l’intervento nella seconda metà del Settecento del famoso architetto veronese Ignazio Pellegrini che operò alcune migliorie e ridisegnò le facciate di alcuni degli edifici facenti parte del complesso della villa, come la Fattoria. Quest’ultima, insieme alle Cantine, oggi offre servizi di ristorazione anche per cerimonie ospitando fino a 500 persone. Vivere la Toscana sta collaborando con i gestori per presentarvi un’importante novità, che vi riveleremo presto (se siete curiosi continuate a leggere i nostri post ;)!).
Il Parco in cui gli edifici sono inseriti occupa una vasta area di circa 3 ettari con numerosi esemplari di piante secolari, menzionate da Targioni Tozzetti nella sua “Relazione d’alcuni viaggi fatti in diverse parti della Toscana” (1768-1777). Tra le curiosità è da ricordare il cosiddetto “albero della libertà”, un platano piantato dai francesi scesi in Toscana nel 1799. Torneremo presto a trattare della Villa di Corliano, del suo immenso giardino e di altre particolarità.