Molti produttori stanno restaurando i terrazzamenti che dal Settecento disegnano un paesaggio unico
Negli ultimi anni è partito un piccolo movimento di produttori di Lamole, un delizioso borgo a pochi chilometri da Grave in Chianti, con un obiettivo ben preciso: restaurare i vigneti per riportarli a com’erano in passato e restituire così al vino un sapore unico che era andato perduto.
Il metodo è apparentemente semplice: sostituire i filari che solcano in verticale le colline con i terrazzamenti come usavano una volta – prima degli anni Sessanta, quando furono sostituiti dai sistemi di coltivazioni chiamati ‘a ritocchino’, più maneggevoli per i trattori.
Le terrazze, tipiche del paesaggio del Chianti sin dal Settecento, evitano anche l’erosione del terreno e – grazie alle pietre di cui sono composti i muraglioni a secco – favorisce una maturazione migliore dell’uva.