Da Castiglione della Pescaia, percorrendo per 6 km la statale in direzione Follonica e girando a sinistra alla Rocca di mare seguendo le indicazioni per Rocchette si incontra un castello che su uno scoglio panoramico spia le onde del mare.
Questo tratto della costa toscana è davvero maestoso. I sorprendenti panorami della costa rocciosa e i colori che variano dal blu intenso del mare profondo, all’ azzurro tenue del mare vicino agli scogli, all’ ocra o l’oro della chiara spiaggia o il grigio chiaro e rosato delle rocce, arancio vivace della Punta Capezzolo e il verde della caratteristica pineta e della macchia mediterranea.
Immerso come in un quadro impressionista, sul promontorio della Punta delle Rocchette, su uno sperone di rocce sedimentarie, a strapiombo di 30 metri sul mare, senza spiaggia o cala, si trova il guardiano del mare: il Castello delle Rocchette.
Questa sua solitaria e strana posizione ha portato a pensare che sia servito per avvistamento, anche se non è una semplice torre. Infatti è circondato dal mura di forma articolata che ha su un lato un fabbricato costruito su due piani per accogliere probabilmente i quartieri del comandante e della guarnigione. Dentro le mura ci sono anche il forno, la stalla e una cisterna che conteneva l’acqua. Il forte all’ interno ha una forma irregolare, per lo più triangolare, con una torre a base quadrata di derivazione quattrocentesca.
Il Castello delle Rocchette non è mai stato abbandonato, e tutt’ oggi è utilizzato come residenza, e proprio per questo non è visitabile. Ma la prospettiva migliore per ammirarlo è sicuramente dal mare. Non ci sono notizie certe sulle sue origini, ma nel XII secolo si parla del castello di Campo Albo in alcuni documenti ufficiali. Nel XV secolo si hanno notizie riguardo alla battaglia fra Firenze e il re Alfonzo d’Aragona, che nel 1460 lo donò, insieme al distretto di Castiglione della Pescaia e l’isola del Giglio a Antonio Piccolomini d’Aragona dei duchi di Amalfi, nipote di Papa Pio II. Il casato dei Piccolomini ne rimase padrone fino alla vendita a Eleonora di Toledo, moglie del Granduca Cosimo de’ Medici, nel 1559. Nove anni dopo fu proprio la famiglia de’ Medici a curarne il più grande restauro, che oggi ci permette di ammirare il forte nel suo splendore.
Nel XIX secolo un rapporto del colonnello Warren, durante l’ispezione di tutte le difese della costa toscana, testimonia di che il castello delle Rocchette manteneva l’armamento bellico e la sua funzione di guardia, in particolare viene evidenziato un cannone da 4 libbre e armi da fuoco minori.