Un’opera d’arte contemporanea originale e sorprendente, che non tutti conoscono, perché rimane un po’ nascosta rispetto ai grandi monumenti storici di Pisa. Eppure Tuttomondo (1989) di Keith Haring è uno dei più famosi murales mai realizzati. Molti conoscono le opere dell’artista statunitense, maggiore esponente della Street Art, ma pochi sanno che uno dei suoi più celebri capolavori si trova proprio dietro l’angolo, in Toscana.
L’origine dell’opera è curiosa, si dice che Haring avesse fatto amicizia con uno studente pisano negli Stati Uniti, a New York, e che avesse deciso di visitare Pisa in cerca di un muro adatto all’opera che aveva già in mente di realizzare. Il luogo prescelto fu la vasta parete che si affaccia su Via Zandonai, strada che confluisce nella grande Piazza Vittorio Emanuele II.
La maggior parte dei turisti che arrivano alla stazione dalla piazza proseguono in Corso Italia, perciò non esplorano la zona, perdendo l’opportunità di ammirare il murale. La parete appartiene al Convento di Sant’Antonio Abate. La Chiesa, risalente alla prima metà del Trecento e con splendidi interni, è proprio dalla parte opposta al murale di Keith Haring. Quasi due facce differenti di una stessa medaglia.
“Tuttomondo” è dedicato al tema della pace universale, espresso attraverso figure simboliche intrecciate in una sorta di danza multicolore. Il murale grande 180 metri quadrati e popolato da 30 figure fu l’ultima opera pubblica di Keith Haring che morì l’anno dopo, nel febbraio 1990, a soli 31 anni. La scomparsa prematura fu causata dal virus dell’HIV. Una delle eredità dell’artista è la Keith Haring Foundation, da lui fondata a favore dei bambini malati di AIDS. I Pop Shops di Haring, sparsi per il mondo ed anche online, continuano a vendere gadget con i personaggi dell’immaginario da lui popolato, figure senza tempo ancora oggi di gran moda.
Davanti al murale “Tuttomondo” è stato aperto il Keith Art Shop Caffè, un locale dove si organizzano mostre, eventi di livepainting (nello stile di Haring che coinvolse i pisani nella realizzazione del murale), si possono acquistare pubblicazioni, abbigliamento e gadget firmati dall’artista americano, o semplicemente sorseggiare un caffè ammirando l’armonia del “Tuttomondo”.
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