Circa settanta fenicotteri rosa, di provenienza non soltanto italiana, ma anche francese e turca, hanno sorvolato nei giorni scorsi il Padule di Fucecchio (Firenze) per poi fermarsi nell’area Le Morette, parte centrale della Riserva Naturale. Si tratta di un numero record per la zona del Padule. Il “Phoenicopterus roseus” è solito fermarsi nelle paludi interne, ma senza regole precise, a differenza di altri uccelli migratori, che invece sopraggiungono e ripartono con puntualità. Dunque la comparsa dei fenicotteri nel Padule di Fucecchio è sempre attesa con gioia e stupore dagli studiosi toscani.
Sorpresa nella sorpresa, molti degli esemplari arrivati in Padule risultano inanellati, portano cioè sulle zampe grandi anelli colorati sui quali sono riportate delle sigle che consentono di identificare ciascun esemplare; gli anelli sono apposti ai giovani non ancora volanti, presso le aree riproduttive, e quindi grazie ad essi è possibile stabilirne il luogo di provenienza. Il personale del Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio è riuscito, grazie a cannocchiali ad alta definizione, a leggere una parte degli anelli, scoprendo che la maggior parte dei fenicotteri presenti in Padule provengono dalla vasta colonia riproduttiva di Comacchio, ma alcuni vengono da terre più lontane: uno è nato nello stagno di Fangassier, in Camargue, e un altro addirittura nel Delta di Gediz, sulle coste della Turchia. Dunque si tratta di uno stormo “internazionale” di rara bellezza.
Il fenicottero vive in colonie numerose presso lagune, e stagni costieri, dove trova abbondanza di alcuni piccoli crostacei di acque salmastre, sui quali si basa la sua dieta. In Italia le aree più importanti sono gli stagni costieri della Sardegna (Cagliari, Molentargius, ecc.), dalla Laguna di Orbetello e dal Delta del Po; in inverno non è difficile che gruppi più o meno numerosi, nell’ambito di spostamenti migratori o erratismi, sostino per qualche giorno nell’entroterra, ma difficilmente accade con stormi così numerosi.
Le sigle degli anelli presenti sulle zampe dei fenicotteri in Padule verranno inviate all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e come le tante altre lette dai tecnici del Centro negli ultimi anni contribuiranno alla ricerca scientifica sulle migrazioni.
Insieme ai Fenicotteri, nelle Riserva Naturale de Le Morette erano presenti nei giorni scorsi altre specie non comuni come la Spatola, la Volpoca e l’Oca selvatica, e cinque esemplari della rara Oca granaiola, una delle prime segnalazioni per il Padule.
In attesa delle visite guidate primaverili, che inizieranno nel mese di marzo, gli interessati possono approfittare del percorso naturalistico (l’itinerario si può scaricare dalla pagina ad accesso libero, con ingresso da Castelmartini, per arrivare fino all’osservatorio de Le Morette; a causa delle forti piogge, è necessario per ora munirsi di un buon paio di stivali di gomma al ginocchio.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il Centro RDP Padule di Fucecchio:
tel. 0573/84540 – e-mail: fucecchio@zoneumidetoscane.it