L’antico borgo di Vicopisano sorge ai piedi delle ultime propaggini del Monte Pisano. La vicenda storica del paese toscano è legata alle opere di bonifica delle pianure bagnate dall’Arno, iniziate già in epoca Cinquecentesca dai Granduchi di Toscana. Fino oltre il XVI secolo il fiume scorreva, infatti, fra Calcinaia e Bièntina e rasentava Vicopisano per poi scendere in direzione di Cascina. Cosimo I e Francesco I fecero deviare il corso dell’Arno ed aprire una fitta rete di canali, sistemati nel Settecento. Vicopisano fu trasformato in centro agricolo dedito principalmente alla coltura del riso.
Oggi la località pisana è nota come centro di attività industriali, situate nella vallata in cui si esteso territorialmente il nucleo abitativo originario. Mobili, ceramiche e capi di abbigliamento sono i prodotti su cui si concentra principalmente l’attività economica di Vicopisano. Tornando al passato, le origini del borgo sono da far risalire ad epoca romana. Nel 1407 divenne proprietà di Firenze, che nel 1435-39 incaricò Filippo Brunelleschi di restaurare le fortificazioni del paese.
La Torre situata all’ingresso di Vicopisano è stata attribuita all’architetto toscano. La torre brunelleschiana è unita da una cortina al cassero, che domina la scena con la sua svettante Torre del Mastio. Le torri caratterizzano il paesaggio urbano di Vicopisano. Risalgono ad epoca trecentesca la Torre dell’Orologio e la splendida Torre delle Quattro Porte, collegata da un camminamento alla Torre del Soccorso. Due torri gemelle accompagnano l’edificio del Palazzo comunale. La visita all’interno del borgo è scandita da antichi edifici trecenteschi e quattrocenteschi, come il Palazzo pretorio. Esterna alla cortina occidentale del borgo è l’antica Pieve di S.Maria e S.Giovanni, della quale vi parleremo nel prossimo post su Vivere la Toscana.