Firenze è sicuramente la capitale mondiale della cultura, con le sue opere d’arte, i monumenti storici e gli edifici sacri che hanno fatto la nostra storia. Andare a Firenze vuol dire respirare arte e storia in ogni angolo di questa bellissima città.
E se siete a Firenze, il mio consiglio è di non perdervi una visita alla famosa Biblioteca Riccardiana, il cui primo impatto, una volta entrati dentro è il completo distacco dal mondo caotico che resta fuori e la pace che si respira all’ interno del complesso, immersi nella cultura fiorentina.
Un’esperienza unica, da non perdere soprattutto per gli amanti della ricerca storica.
Ma da dove nasce questa immensa biblioteca?
La Biblioteca Riccardiana porta appunto il nome della famiglia dei Riccardi, una delle più potenti di Firenze; questi che ebbero un momento di grossa fortuna nel 1659 quando poterono comprare dalla famiglia Dei Medici, il Palazzo in Via Larga, che divenne poi sede della biblioteca.
All’ interno di questa biblioteca noterete subito l’immenso salone che ospita un affresco di Luca Giordano, oggi visibile nella sala studio; inoltre potrete ancora ammirare gli scaffali intagliati in perfetto stile patrizio, che si trovano nella sala delle esposizioni.
Tuttavia il destino di questa biblioteca non fu sempre roseo. Infatti il XVI secolo fu il periodo di miglior accrescimento delle opere all’ interno della biblioteca per volere di Riccardo Romolo Riccardi, ma allo stesso tempo nel corso del 700, la famiglia fu coinvolta in un disastro finanziario tanto che la biblioteca fu messa all’ asta.
Acquistata dal comune di Firenze, nel 1813 e ceduta due anni dopo allo Stato, la Biblioteca Riccardiana divenne poi pubblica e quindi aperta a tutti.
Possono accedere alla Biblioteca Riccardiana gli studenti, i ricercatori e gli studiosi sia italiani che stranieri, dopo aver mostrato un documento di riconoscimento e compilato un modulo.
Nella Biblioteca non è possibile introdurre macchine fotografiche o altro, ma solo il pc ma senza custodia.
Nessun materiale di consulto può uscire dalla Biblioteca.
Non ci resta che augurarvi una buona lettura! Condividete con noi le vostre immagini della Biblioteca Riccardiana.