Per ammirare la parte settentrionale della pianura grossetana dobbiamo salire sull’altura del versante meridionale di Poggio Ballone, precisamente a Buriano.
Il paese ha una vista mozzafiato sulla piana di Grosseto dove anticamente scorreva il lago di Prile, successivamente divenne una palude fino alla definitiva bonifica. Possiamo scorgere dalla rocca alcuni paesi tra cui Roselle, Vetulonia e Sestinga. Inoltre se scendiamo a valle è possibile raggiungere in pochi minuti le spiagge di Castiglione della Pescaia, Marina di Grosseto, Punta Ala e ancora più affascinante il Parco Naturale della Maremma ad Alberese. Buriano ha origini antichissime, nell’epoca alto-medioevale; per la prima volta lo troviamo citato in un documento dell’VIII secolo.
In questo periodo si trattava solo di insediamenti sparsi, divenne un centro unico nel IX secolo come feudo dei Conti Aldobrandeschi. Grazie a loro furono costruite le prime strutture difensive tra cui la rocca aldobrandesca e la perduta chiesa di Sant’Andrea. Nel 973 gli Aldobrandeschi cedettero il paese ai monaci dell’Abbazia di San Salvatore del Monte Amiata e da questo momento molte nobili famiglie si contesero l’altura. I monaci la cedettero alla famiglia locale dei Lambardi che ebbe influenza anche su Castiglione della Pescaia e Vetulonia, mantennero il controllo sul paese fino al 1332, in quanto si sottomisero a Siena. Nel 1398 Buriano fu dominato dalla famiglia degli Appiano di Pisa.
Quest’egemonia non ebbe fortuna perché subì saccheggi e attacchi da parte dei Senesi. Alla fine del secolo la rocca entrò a far parte del Principato di Piombino, che fu soggetto per molto tempo alla Stato dei Presidi. Finalmente nel 1814 fu annesso al Granducato di Toscana. All’interno del nucleo storico sono riconoscibili alcuni frammenti della cinta muraria, alcune case costruite su antiche torri di forma quadrangolare e una porta, risalente al periodo rinascimentale. La Rocca si presenta oggi sotto forma di ruderi. Nel XII secolo fu costruita in pietra calcarea con un cortile interno, di cui oggi si possono notare solo i resti di alcuni locali. Sul fronte esterno ovest si innalza una torre a pianta quadrata. A Buriano dell’influenza romanica rimane parte della Pieve di Santa Maria in Arcione, edificata nel 1302.
All’interno è custodito la statua lignea di San Guglielmo da Malavalle, il suo ostensorio e il suo reliquiario a forma di braccio. A sud del paese troviamo il Romitorio di San Guglielmo; una chiesa costruita in forme rustiche nel corso del Cinquecento proprio nel luogo in cui apparve la Madonna a San Guglielmo. Per molti anni è stato meta di molti pellegrinaggi ma dal 2007, dato il sempre maggiore stato di degrado e il rischio di crolli, il castello è chiuso al pubblico. Buriano è il paese rivale a Vetulonia, il loro astio risale al Medioevo per colpa di un aneddoto molto curioso. Pare che la campana di uno dei due paesi si staccò dal campanile (non si sa quale dei due), rotolò fino in fondo alla valle situata nel mezzo ai due paesi. Un cittadino,del paese opposto, la trovò e la portò alla sua Chiesa. Questo gesto scatenò l’ira del paese nemico che la chiedeva indietro. Da allora la discordia ha regnato tra i due paesi e per marcare la rivalità tutti i giorni le campane vengono suonate a distanza di qualche minuto l’una dall’altra.