Presidio militare nel XVI e nel XVII secolo, la fortezza toscana sotto Napoleone entrò a far parte dei beni del Demanio del Principato di Lucca e Piombino di Elisa Bonaparte Baciocchi (sorella del Bonaparte). Nel 1809 l’imponente e dispendioso edificio fu venduto con un’asta pubblica. Nel 1814 tornò di proprietà degli Este e fu destinata ad ospitare le carceri. Successivamente la Fortezza di Mont’Alfonso passò nelle mani della famiglia italo-scozzese dei Bechelli, che la utilizzarono come sontuosa residenza estiva trasformando uno degli edifici in un moderno villino Liberty. Durante la prima metà del XX secolo le strutture del complesso architettonico si deteriorano, anche a causa del devastante terremoto in Garfagnana del 1920. Poi si aggiunsero i danni derivanti dai bombardamenti su Castelnuovo nel 1944 e nel ’45. Durante la Seconda Guerra Mondiale la fortezza ospitò alcune famiglie di ebrei e successivamente, fino agli Anni Sessanta, prima di essere abbandonata dai Bechelli, fu abitata da contadini. Il 1 novembre 1980 la Provincia di Lucca è divenuta proprietaria della fortezza, che è stata completamente recuperata e restaurata, diventando un nuovo e importante polo di attrazione della Garfagnana.