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Damien Hirst. Il Teschio di diamanti. Firenze. Dal 26 Novembre 2010 al 1 maggio 2011.

“For the Love of God”, il teschio tempestato di diamanti opera dell’artista inglese Damien Hirst divenuto leggendario da quando venne esposto per la prima volta nel 2007, verrà presentato a Palazzo Vecchio, a Firenze, dal 26 novembre 2010 al primo maggio 2011.

For the Love of God è un calco di platino di un teschio umano in scala reale tempestato di 8.601 diamanti al massimo grado di purezza o con pochissime imperfezioni, per un totale di 1.106,18 carati. Sulla fronte è incastonato un grande diamante rosa a goccia anche conosciuto come “la stella del teschio”. I denti sono stati estratti da un cranio vero del Settecento acquisito da Hirst a Londra.
Il teschio di diamanti non ha antecedenti nella storia dell’arte. Sotto un certo aspetto, l’opera riproduce un tradizionale “memento mori”, un oggetto che esprime della transitorietà dell’esistenza umana. Lo storico dell’arte olandese Rudi Fuchs lo definisce sovrannaturale, quasi celestiale, dicendo che proclama la vittoria sulla decadenza, ma al tempo stesso rappresenta la morte come qualcosa di infinitamente più implacabile.
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Il pubblico potrà osservare For the Love of God mostrato nella Camera del Duca Cosimo passando attraverso lo Studiolo di Francesco I de’ Medici, normalmente visitabile solo su prenotazione, in un parallelo senza eguali fra la wunderkammer di Palazzo de’ Medici – capolavoro del Manierismo fiorentino realizzato fra il 1570 e il 1575 – e For the Love of God, il tour de force dell’artista contemporaneo Damien Hirst. Palazzo Vecchio infatti è la storica sede del governo fiorentino e uno dei grandi capolavori dell’arte e dell’architettura del Rinascimento italiano. I lussuosi ambienti decorati su progetto di Vasari, accolsero la corte del duca Cosimo I de’ Medici.
Dalla sua creazione, For the Love of God è stato esposto solo due volte prima dell’evento fiorentino. Dopo la presentazione inaugurale al White Cube di Londra (la galleria di Damien Hirst) nel 2007, l’opera è stata al Rijksmuseum di Amsterdam nel 2008 attirando più di 250.000 presenze.

«Come artista cerco di fare cose in cui la gente può credere, con le quali possa relazionarsi, che possa sperimentare. Occorre dunque esporle nel miglior modo possibile».damien-hirst-il-teschio-di-diamanti-03-2010
Damien Hirst nel 2008

«[…] ciò che è bello, sia un animale sia ogni altra cosa costituita di parti, deve avere non soltanto queste parti ordinate al loro posto, ma anche una grandezza che non sia casuale; il bello infatti sta nella grandezza e nell’ordinata disposizione delle parti […]».
Aristotele, Poetica

Biografia Damien Hirst
Nasce a Bristol nel 1965 e cresciuto a Leeds, Damien Hirst studia al Goldsmiths College di Londra. Fra le mostre da lui curate ai tempi del Goldsmiths c’è la leggendaria “Freeze”, nel 1988, dove espone insieme ad altri artisti contemporanei: l’evento segnerà un momento decisivo per il lancio dei Young British Artists e per l’avanguardia artistica inglese in generale.
L’opera di Hirst abbraccia aspetti scientifici, filosofici e religiosi dell’esistenza e contempla scultura, pittura e opere grafiche. L’artista ha esposto in tutto il mondo e nel 1995 ha vinto il Turner Prize con for Mother and Child Divided.
Nel 2004, alla Tate Britain, organizza insieme a Sarah Lucas e Angus Fairhurst la mostra “IN-a-Gadda-da-Vida” dove espone i suoi ultimi lavori. Nel 2006 la Serpentine Gallery di Londra dedica alla sua collezione murderme la mostra “In The Darkest Hour There May Be Light”.
Le opere di Hirst sono entrate a far parte di alcune delle più prestigiose collezioni internazionali fra le quali la Tate di Londra, il British Council in Inghilterra, il MoMA di New York, l’Hirshorn Museum and Sculpture Garden di Washington DC, le National Galleries of Scotland di Edinburgo, la Broad Art Foundation, il Centraal Museum di Utrecht, la Neue Galerie di Graz e gli Staatliche Museen di Berlino.

 

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