La Via Francigena, il percorso, il pellegrinaggio, la via, la ricerca, la vita, la scommessa di quell’ orizzonte lontano che nasconde la luce dell’alba e del tramonto, del Dio che è venuto e che verrà.
La partenza, la forza che muove i passi, infinite strade che portano sulla strada, infinite immagini e il desiderio di trovare.
La curiosità della strada, la tensione verso qualcosa che si può trovare lungo il cammino è insita nel viaggio.
Mete ambite sono state, nel corso dei secoli, Gerusalemme, Santiago de Campostela, e, naturalmente, la nostra amata Roma.
La Toscana, neanche a dirlo, si trova precisamente nel percorso che, dalla Francia, portava alla capitale del regno cristiano. E quella strada, oggi, è ancora là: è la Via Francigena.
È una strada che si snoda per numerosissimi chilometri, e segue le impronte lasciate da Sigerico, vescovo di Canterbury, alla fine del X secolo.

La parte che si colloca in Toscana ha una lunghezza di quasi 400 km, e passa per strade di vario tipo: dai sentieri in mezzo alla campagna, alle strade sterrate, alle, ahimè, strade asfaltate, alcune delle quali parecchio battute dagli autoveicoli. Ma poiché, come si suol dire, tutte le strade portano a Roma, e, nella nostra regione, il florido commercio e l’espansione culturale hanno contribuito a rendere viabili un gran numero di sentieri, ci sono dei tratti alternativi che possono essere percorsi nel mezzo della natura, tramite mulattiere ed altre antiche vie, e che fanno comunque parte della Via Francigena.
Questi itinerari sono l’occasione perfetta per recuperare il contatto con se stessi, per fermarsi a riprendere fiato in mezzo a questa vita frenetica. Il passo del viandante è un passo calmo, tenace, di chi ha voglia di guardarsi attorno. E non c’è modo migliore di immergersi nelle tradizioni, nella cultura rustica, nel panorama bucolico, che la Toscana regala. Potete leggere la prima parte del percorso, poi il sentiero tra Lucca e Siena, ed infine l’ultima tappa dei viandanti.