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villa reale

Il Parco della Villa Reale di Marlia, in provincia di Lucca

A pochi chilometri da Lucca, tra le verdi colline toscane si trova il meraviglioso parco di Villa Reale. La residenza storica, oggi proprietà del giornalista americano Alan Friedman, ha ospitato nel tempo molti personaggi illustri, tra i quali Elisa Bonaparte Baciocchi, regina d’Etruria, alla quale la villa lucchese deve l’aggettivo “Reale”. Il grande parco antistante è tutt’oggi visitabile.

Caratterizza il parco la compresenza di singolari elementi scenografici appartenenti ad epoche e a stili differenti, dovuti ai numerosi passaggi di proprietà dell’antica residenza di Marlia. Già nel IX secolo vi si trovava il fortilizio del Duca di Tuscia, passato poi alla famiglia Avvocati e dal 1517 a quella dei Bonvisi che nel 1651 vendettero la villa agli Orsetti, ricchi nobili lucchesi. Per oltre 500.000 franchi in monete d’argento Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, acquistò la villa e il parco nel 1806, iniziando un’attenta opera di ristrutturazione. Il giardino barocco fu esteso e in parte modificato per diventare un parco in stile inglese, con siepi topiarie e boschetti abitati da daini e pecore merinos. La residenza in stile tardorinascimentale fu trasformata, per opera degli architetti Giovanni Lazzarini e Pierre-Theodore Bienaimè, in un palazzo regale in elegante stile neoclassico. Nella sala da ballo del pian terreno fu dipinto lo splendido affresco della Danza delle ore, opera del pittore italiano Stefano Tofanelli.
giardino villa reale
Elisa, sovrana di Lucca, ospitò nella Villa Reale importanti personalità del mondo politico e culturale ottocentesco, come Metternich e Niccolò Paganini, che si esibì nel caratteristico “Teatro di Verzura” (realizzato nel 1652). Qui siepi e piante verdi ricreano lo spazio scenico, dove oggi possiamo ammirare le statue in terracotta, risalenti al Settecento, di Colombina, Pulcinella e Pantalone. Sempre al periodo in cui la villa appartenne agli Orsetti risalgono il ninfeo, detto “Grotta di Pan” e le fontane scenografiche con giochi d’acqua, statue e rocce ornamentali. Di grande suggestività è anche la grande peschiera dominata dai due giganti personificazioni dei fiumi Arno e Serchio, che donano le loro acque alla Toscana.
Villa Reale Peschiera
Agli elementi barocchi si uniscono lo stile inglese dei prati in leggera pendenza e dei gruppi di arbusti piantati in maniera asimmettrica, ma anche il gusto spagnolo del giardino dei fiori in stile decò progettato da Jacques Greber, intorno al 1920. Furono il Conte e la Contessa Pecci-Blunt a commissionare all’architetto francese il restauro del giardino, deturpato dalle vendite del cosiddetto “Principe Matto”. Quest’ultimo era figlio del principe Carlo di Borbone, fratello dell’ultimo Re delle Due Sicilie. Il principe era stato diseredato per aver sposato una donna inglese Penelope Smyth di Ballynatray, che non era di sangue reale (le analogie con William e Kate sono evidenti, anche se i tempi sono cambiati ed un re oggi non perde il trono per una moglie borghese). Nella Villa di Marlia, ceduta a Carlo da Vittorio Emanuele II, i due sposi vissero la loro storia d’amore circondati dalla bellezza della natura, dal profumo e dai colori delle camelie, che ancora oggi si possono ammirare visitando il Parco Reale.

Il parco è visitabile dal 1 marzo al 30 novembre
Mattina: 10-13 Pomeriggio: 14-18
Chiuso il lunedì non festivo
In alcuni periodi le visite sono solo guidate
Nei mesi invernali solo su appuntamento
Orari di partenza delle visite 10.00 11.00 12.00 15.00 16.00 17.00 18.00
Prezzo 7 euro a persona – Gruppi (min. 20 persone) 6 euro

 

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