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La festa della Sportella a Rio nell’Elba…..

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Il 5 di Aprile è possibile gustare il tipico dolce elbano presso l’Eremo di Santa Caterina………

La festa nasce da una tradizione molto antica del paese di Rio nell’Elba….. La mattina della domenica delle Palme, i giovanotti innamorati, facevano pervenire alla loro amata un cesto adorno di fiori con “il cerimito”, un dolce pasquale maschile. Si trattava di una vera e propria dichiarazione d’amore, e se la ragazza ricambiava il sentimento, il giorno di Pasqua faceva recapitare al ragazzo una Sportella infiocchettata e benedetta. Il giorno di Pasquetta poi, tutti i ragazzi con al collo la sportella, gli abitanti, il parroco e la banda, partivano in corteo dai due paesi (il paese alto ed il paese basso), e risalendo il colle per una stretta mulattiera arrivavano all’Eremo di Santa Caterina, e dopo aver celebrato tutti insieme la messa, i giovani fidanzati potevano conoscersi e stare un po’ insieme…..

Oggi la Sportella viene prodotta soltanto nel periodo pasquale, da alcuni forni della zona, con una ricetta leggermente modificata per adattarsi meglio ai gusti moderni.

Ecco la ricetta per la preparazione del tipico dolce di Rio nell’Elba:

Ingredienti per 6 sportelle:

12 uova
600 gr di zucchero
100 gr di burro
130 gr di lievito di birra
1 bicchiere di acqua di rose, sassolino, cognac, anice
2,3 kg di farina
Mezzo bicchiere di olio
Una manciata di semi di anice

Preparazione:
La sera fare lievitare 300 gr. di farina e 30 gr di lievito di birra sciolto in acqua tiepida. La mattina dopo, preparare una nuova pagnottella di pasta lievitata con 30 gr di lievito aggiungendo 2 uova. A questa pagnottella, aggiungere anche quella della sera precedente, e lasciare lievitare l’impasto per almeno 12 ore.
Assicurarsi che il pane sia ben lievitato. Impastare tutta la farina rimanente sulla spianatoia con il pane lievitato, le restanti uova, il bicchiere di acque di rose, un bicchiere di sassolino, un bicchiere cognac, un bicchierino di anice, e il burro fuso.
Aggiungere le anici ben lavate con acqua tiepida. Lavorare l’impasto con molta cura: più si lavora e meglio riescono i dolci. Fatto l’impasto formare un cilindro di 50-60 cm, sovrapporne i lembi quasi a formare un fiocco. Per chi lo gradisce, nell’estremità inferiore schiacciare la pasta e formare un incavo dove porre un uovo crudo col guscio. (Per questioni di igiene, nelle sportelle prodotte dai forni, l’uovo viene aggiunto soltanto se espressamente richiesto!).
Lasciar lievitare, spennellare con il tuorlo d’uovo e infornare. Lasciar cuocere a fuoco moderato.

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