Dalla Fortezza Spagnola scendendo per le vie del centro storico di Porto S. Stefano non si gusteranno soltanto i sapori di un’enogastronomia prestigiosa, ma si vivrà soprattutto un momento di coesione e di incontro tra comunità, culture e tradizioni diverse che ritrovano un comune denominatore nella storia dei RR. Presidios.
Infatti Presidios non è soltanto una semplice vetrina o un percorso enogastronomico arricchito da esposizioni artistiche e culturali e dalla scenografia del Corte Storico di Argentario Vivo, ma vuol essere anche un momento di coinvolgimento e di condivisione su alcuni temi.
Dopo il brindisi all’ansonaca che rappresenterà il taglio del nastro di Presidios, il sabato 26 giugno è caratterizzato da due convegni all’ex-Onmi, il primo sulla pesca “Tradizioni alimentari e risorse ittiche: quale tutela?”, il secondo sulla tutela del consumatore, “Apriamo gli occhi, proteggiamo la nostra spesa”.
Domenica ancora un convegno sul pesce, ma quello povero “Povero a chi? Il Pesce meno pregiato e le sue qualità”, mentre a seguire il dibattito sul tema: “Obbedire alla terra: un nuovo percorso nella viticoltura” con Andrea Zanfi; la domenica “culturale” si chiuderà con la presentazione dell’Associazione di produttori Autoctuve, con tanto di degustazione.
Il lunedì è caratterizzato invece da un coinvolgimento più attivo degli avventori, grazie ad un primo laboratorio del gusto il cui titolo dice tutto: “Carne & Pesce. Cosa produciamo nella nostra zona?” ed a seguire un corso accelerato dell’AIS “Diventare degustatori in un’ora”. La sera si conclude con la presentazione del libro “Mollare gli ormeggi” (Ed. Longanesi) di Carlo Romeo.
Il programma è arricchito ogni sera con altri momenti di intrattenimento, tutti dalle 22.00 in poi nell’area spettacoli che sarà allestita sulla terrazza della Scuola De Amicis e saranno organizzate rispettivamente da “Li Bindoli”, “L’allegra compagnia” e “Argentario sotto le stelle”. Domenica pomeriggio invece è protagonista la musica tra gli stand con “La Banda per le strade…quando una banda musicale diventa “street band”, dove la banda è la “Ivo Baffigi”.
Un cartellone di tutto rispetto per la prima edizione di un evento che ha riunito le forze associative di tutta una comunità che vuol riscoprire le proprie origini culturali, storiche e tradizionali.