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s. caterina da siena

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s. caterina da siena

Santa Caterina da Siena e la Sua Casa Santuario

Santa Caterina da Siena è patrona d’Italia e compatrona d’Europa. Alla Sua Casa-Santuario sulla Costa di Sant’Antonio a Siena nella contrada dell’Oca e un tempo conosciuta come rione Fontebranda, giungono ogni anno milioni di fedeli. L’abitazione dei Benincasa, famiglia d’origine della Santa, iniziò ad essere trasformata in santuario nel 1464. Caterina era morta a soli 33 anni, il 29 aprile 1380, vessata da digiuni e privazioni. Nata a Siena nel 1347, Santa Caterina ebbe la prima visione a sei anni nella Basilica di San Domenico.

All’età di 7 anni la giovane mistica fece voto di castità, si tagliò i capelli e iniziò ad indossare il velo. Per allontanare la figlia dalla vita religiosa, Jacopo e Lapa Benincasa organizzarono le sue nozze quando ella aveva soltanto 12 anni. Un giorno il padre, però, scorse una colomba, simbolo dello Spirito Santo, volare sopra Caterina assorta in preghiera, e comprese che doveva lasciarle percorrere la sua strada verso la santità. Nel 1367 la ragazza prese i voti, entrando nel terzo ordine delle Domenicane, dette Mantellate per l’uso di indossare un mantello nero sopra l’abito bianco. Con le sue “Lettere” Caterina riuscì a comunicare con i più potenti uomini del tempo, Papi, Cardinali, generali, sovrani e politici di ogni grado, convincendoli con parole ferme e ben determinate ad agire in maniera assennata e spesso in nome della pace. Il 1° Aprile 1375 nella Chiesa di Santa Cristina a Pisa, Caterina ricevette le sacre stimmate.
santuario di santa caterina
Il “Crocifisso delle stimmate” (XII sec.), davanti al quale la mistica ricevette i segni della passione di Cristo, è oggi conservato all’interno della Chiesa Oratorio del Crocifisso nella Casa Santuario di Santa Caterina da Siena. Qui si trova anche la lampada votiva in bronzo, donata dalle madri dei combattenti caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. La fiamma è perennemente alimentata da olio offerto ogni anno da un’associazione o da un Comune italiano differente, in segno di devozione. Anche il maestoso portico del Santuario in stile neorinascimentale è stato costruito (1941-1947) con mattoni donati da ogni Comune italiano, dopo la proclamazione di S.Caterina come patrona d’Italia (1939).
La stanza che costituiva la tintoria del padre Jacopo, è stata trasformata nell’Oratorio Inferiore, noto anche come Oratorio della Contrada dell’Oca o chiesa di Santa Caterina in Fontebranda, mentre le cucine della numerosa famiglia Benincasa sono state trasformate nell’Oratorio Superiore, primo luogo d’incontro dei Caterinati, figli spirituali della Santa Patrona. Nella stanza personale di Caterina oggi sorge l’Oratorio della Camera. All’interno del Santuario, che merita sicuramente una visita, sono conservate numerose reliquie, doni votivi e opere artistiche di grande valore.