Una narrazione allettante per una pietanza tipica dell’inizio della stagione autunnale: la Schiaccia con l’uva!
Il pan coll’uva o schiacciata con l’uva è un dolce tipico della Toscana, in particolare delle province di Firenze e Prato, ma diffuso anche in Maremma, dove è nominato schiaccia con l’uva. In gergo stretto viene anche chiamata Schiaccia Briaha.
Settembre, tempo di vendemmia. Ma tanti anni fa, quando le famiglie vivevano del lavoro della terra, c’erano olivi, un orto fornito, le vacche per lavorare la terra, le capre, i muli, i somari, le pecore Bianchina, Cornutina e Doda per il latte, i maiali, le galline, i conigli ed una vigna.
Nonno Nanni faceva il vino per la famiglia e per venderlo.
Nei mesi di settembre ed ottobre la campagna cominciava a dare i frutti autunnali e quando l’uva nera era matura arrivava finalmente il tempo di fare la schiaccia con l’uva.
Ogni settimana nonna Clara, faceva il pane per tutta la famiglia e in questo periodo una parte della pasta di pane veniva stesa e condita in maniera del tutto particolare, con uva e zucchero!
Che è un dolce di derivazione povera, cucinato anche per le sagre contadine è ben testimoniata dalla semplicità degli ingredienti: pasta da pane, olio d’oliva, zucchero ed uva nera. O come dicono nelle zone fiorentine: “L’è collo zucchero, l’è coll’uva, l’è coll’olio!“.
Per l’uva, la storia vuole che si usi solo la varietà canaiola, dai chicchi piccoli e con molti semi, di qualità inferiore, poco adatta alla vinificazione, anche se questa sta pian piano sparendo dai vitigni toscani.
Purtroppo il suo profumo, che al mattino usciva dalle finestre delle case e dai forni, è sempre più difficile da sentire, a causa della sua particolare lavorazione e per il fatto di impiegare uva da vino, la quale non si trova così facilmente sugli scaffali dei Supermercati. Comunque ci sono alcuni vecchi forni che a volte ne fanno ancora, e massaie che continuano la tradizione.
Un dolce tipico toscano che, come tutte le ricette tipiche, è solo una delle tante versioni. Squisita come dessert, semplice per tradizione, potrete anche voi assaporare facilmente questa ricetta della Schiaccia con l’uva…
Ingredienti:
500 gr di farina
2 panetti di lievito di birra
500 gr di uva rossa da vino
300 gr di zucchero circa
un cucchiaio di olio extravergine di oliva toscano
burro
Ricetta:
Si inizia schiccolando il grappolo dell’uva, prestando attenzione a non rovinare troppo gli acini: è una lavoro che richiede un po’ di calma, perché più rimangono intatti gli acini, e più dolce e gustosa sarà la schiaccia.
Si dispone la farina a fontana in una terrina, vi si aggiungono poco più della metà degli acini. Dopo aver sciolto il lievito nell’acqua in un altro contenitore, lo si aggiunge alla farina, seguito dallo zucchero e dal cucchiaio di olio di oliva.
L’impasto così ottenuto va lavorato, con pazienza, per una decina di minuti, regolandolo con un po’ di farina, poiché gli acini si rompono e rendono l’impasto più liquido.
Si mette un cencio (detto anche panno, straccio, o canovaccio) sulla terrina, e la si sistema per circa 1 ora in un ambiente non troppo freddo per far lievitare la pasta.
Si spalma di burro una teglia da forno e con le dita si distende la pasta ben lievitata, senza l’uso del mattarello, ma semmai con un po’ di farina. Si costella la superficie decorando con gli acini rimasti, e la si cosparge con abbondante zucchero.
Si cuoce in forno per circa 1 ora, alla temperatura di 150 gradi.
Come abbinamento, a fine pasto, si consiglia un Vin Santo Toscano (da acquistare direttamente sul sito Vivere la Toscana) o un passito (vi consigliamo quello di un produttore di Vivere la Toscana), per incoraggiare la percezione di dolcezza, oppure un bianco secco.